Come dicevo nell'ultimo post, una giornata di sole cambia completamente la prospettiva di una città vista inizialmente sotto la pioggia e col freddo. Ho passato l'intera giornata a camminare per Montevideo, sia per motivi di piacere che di dovere, per così dire. Prima cosa: cercare di riparare il cellulare o comprarne uno nuovo e trasferire i dati. Su internet ho cercato i riparatori di cellulari del centro di Montevideo, me li sono segnati su un pezzo di carta... e me li sono fatti tutti. Erano praticamente tutti sulla 18 de Julio, la strada principale della città. Come spesso accade, solo il decimo mi ha detto che si poteva fare e subito (cosa essenziale per me). Gli altri o non sapevano che pesci prendere o mi davano prezzi assurdi o mi dicevano: okay, ce lo lasci e ripassi fra una settimana. Quando avevo perso le speranze, ne ho trovato uno al n. 2220 della strada (per dare un'idea, ero partito dal numero 1) che ha detto: okay, ripassi fra un'oretta che è pronto: 100 dollari. Sì, perché ho scoperto che in Uruguay hanno corso legale sia il peso locale (1 euro = 27 pesos) sia il dollaro americano. Tanto che quando ho detto alla tipa che non avevo dollari americani, mi ha risposto: vada in qualunque bancomat a prenderli. Detto fatto: nei bancomat puoi scegliere se vuoi pesos o dollari. Mentre aspettavo sono andato a tagliarmi i capelli. Il barbiere, appena ha scoperto che sono italiano, mi ha raccontato la storia dell'Uruguay e mi ha fatto i complimenti per il mio spagnolo.
Risolta la faccenda telefono (lo so: 100 dollari, però non avevo scelta, e poi dove lo trovi, in qualunque parte del mondo, uno che te lo fa in un'ora? Neanche se è amico tuo) ho potuto fare il turista e mi sono girato la città vecchia e tutto il lungomare, che devo dire è molto bello. Montevideo sembra davvero un po' Barcellona e un po' Bari, anche se il lungomare è molto simile a quello di Copacabana, a Rio de Janeiro. Essendomi fatto una decina di chilometri a piedi, verso le 10 mi sono accomodato a letto.
Il giorno dopo, prima di partire per Colonia del Sacramento, ho visto Miguel, un amico del collega della SBS Ruben Fernandez, che mi ha portato al museo del football allo stadio Centenario e poi sulla costa nord di Montevideo, nel quartiere di Carrasco, che è la zona in della città. Alle 14,30 ho preso il pullman per Colonia, dove sono arrivato due ore dopo. Ho trovato un alberghetto e poi in giro per la cittadina. Colonia (20mila abitanti) è stata fondata dai portoghesi nel 1680 come avamposto per commerciare con la colonia di Buenos Aires, che è di fronte, separata dal Rio della Plata (che in questo punto di estuario è largo 50 km). Anche se parte degli edifici è nel frattempo crollata, Colonia ha ancora una bellissima atmosfera coloniale, stradine di ciottoli con case antiche (molte restaurate e abitate) di tutti i colori, spiagge carine e, alla sera, si vedono le luci di Buenos Aires all'orizzonte, dall'altra parte del Rio della Plata (su facebook ci sono le foto). Ci sono rimasto due giorni e poi ho preso il traghetto per l'Argentina, dove sono adesso.
Allora e' un po' barcellona, un po' bari e un po' lisbona !
RispondiEliminaMa 'ndò stai, in Germania?
RispondiElimina